Roba bella da leggere, ascoltare e guardare (#4)

Lista settimanale di roba bella che ho letto, podcast e video interessanti.

Don’t motivate your enemies

Dave Winer racconta di quando vide Obama nel 2011 prendere in giro Trump e pensò “Non motivare il tuo nemico”. Quando hai “sconfitto” qualcuno è sempre sbagliato infierire, non bisogna dare al tuo nemico le giuste motivazioni per rimettersi in piedi e tornare all’attacco più incazzato di prima. Bella osservazione applicabile anche alla politica italiana.

But I had a bad feeling. I had learned from years of conflict in business and tech, that you don’t want that last bit of victory, it always comes back to bite you. When you win, you want to be gracious, extend an olive branch, be big, even if inside you feel like taking the revenge that is yours.

Ulisse 31, episodio 1 (La prima puntata non si scord… eh?!?)

Alessandro Apreda racconta la prima puntata di uno dei miei cartoni animati preferiti.

Ma quanto ti piaceva Ulisse 31. Questa coproduzione nippo-gianfransuà con il charadesign del grande Shingo Araki, realizzata nell’81 e andata in onda da noi su Rai 1 l’anno dopo (in Giappone sarebbe arrivata solo molto più tardi, nell’88). Era, come lasciava intendere il titolo – in Francia Ulysse 31, con la Y, e in altri mercati Ulysses 31. Il titolo giapponese era 宇宙伝説ユリシーズ31, Uchū Densetsu Yurishīzu 31, cioè la leggenda dello spazio Ulisse 31 – una libera trasposizione fantascienza dell’Odissea, ambientata nel trentunesimo secolo. Un mix devastante per piccoli appassionati di mitologia già con il pallino per il fantascienzo come il qui presente, con episodi dai titoli super-evocativi come Chronos, Atlante, La rivolta di Lemnos, I lestrigoni e Cesarino il Gommista.

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Comics Studies Comes of Age

Questo è un po’ per i fissati sui fumetti (come me). Il pezzo recensisce un libro che si intitola The Greatest Comic Book of All Time, ma non è una classifica, è invece un testo che vuole contestare il modo in cui gli studiosi di fumetti stiano affrontando la materia negli ultimi anni. La tesi è che gli studiosi stiano creando un “canone” dei fumetti in cui stanno classificando il mondo fumetto. Ma facendo così gli studi si polarizzano solo una parte specifica della produzione e perdono di vista l’insieme e la varietà della produzione.

The authors worry that the institutionalization of “comics studies” has blinded scholars to the richness of the field, canonizing a small number of works as great while ignoring many others that are worthy of study. They show how each contender for the title of “greatest” comic presupposes a different set of aesthetic values. Academics have been attracted to genres such as life writing and have written about auteur figures such as Spiegelman, Crumb, and Satrapi. Fans have been more attracted to specific genres, such as superheroes, and celebrate figures who worked as part of teams, such as Kirby and Carl Barks, and often resent the way scholars study their favorite art form. Some of the best chapters in the book ask what it might mean to take seriously best-selling cartoonists — such as Rob Liefeld and Raina Telgemeier — or low-prestige comics such as Archie, which neither scholars nor fans take seriously.

I parametri del Modello Standard. Settima puntata: tre famiglie che si trasformano

Marco Delmastro è un fisico delle particelle che lavora all’esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Sta pubblicando una serie di post in cui spiega in maniera semplice come funziona il cosiddetto Modello Standard.

La materia e l’antimateria, idealmente presenti in quantità uguali al momento del Big Bang, avrebbero infatti finito per annichilirsi completamente. Sembra invece esserci una fondamentale asimmetria tra materia e antimateria, asimmetria responsabile di quel piccolo eccesso di materia sopravvissuto all’annichilazione, che è rimasto a formare tutto quello che ci circonda. Ci siamo dunque chiesti se i parametri del Modello Standard avessero qualcosa a che fare con questa fondamentale asimmetria, che è quello che cercheremo di capire in questa puntata. Per farlo, dobbiamo iniziare col parlare del decadimento beta.

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Against Readability

Interessante pezzo uscito sul The Millions. Molto spesso nelle recensioni dei libri viene citata la “leggibilità” del testo come un merito. Come se il fatto di essere “facile da leggere”, rendesse un libro migliore. Molti dei libri che stanno uscendo in questi anni e che vengono esaltati dalla critica sono molto “readable”. Nel pezzo si citano da esempio Purity di Franzen, la trilogia napoletana di Elena Ferrante e i libri di Zadie Smith.

“Readable” is quintessentially a term of praise for the middlebrow: fiction that aspires to the literary, but doesn’t make its reader try too hard.  Fiction that you read to console yourself that you can still read a real book, or at least an approximation of one.

XKCD

Come al solito XKCD sa dire tanto con poco.

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ABC degli Esopianeti: Cosa sono, Come Cercarli e Quali sono Abitabili

Quando lo YouTuber fa meglio delle grandi testate giornalistiche. Prendetevi una mezz’oretta e fatevi spiegare con semplicità cosa sono gli esopianeti e come li stiamo cercando.

My Entire High School Sinking Into the Sea Trailer

Dash Shaw è un fumettista molto, ma molto bravo (ne avevo parlato già ai tempi della lista dei migliori fumetti del 2015). Adesso ha fatto un film di animazione e sembra una cosa proprio fuori di testa

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