Jack Kirby è il re dei fumetti. O almeno così mi hanno sempre raccontato. Tutti, ma proprio tutti, mi hanno sempre detto che Jack – The King – Kirby è stato il più grande fumettista della storia.
Io da ragazzo ci ho provato a leggere le storie di The King, ma non mi piacevano. Le classificavo tra le storie “vecchie”, quelle di solito scritte da Stan Lee, quelle storie con tantissimo testo, dialoghi pomposi e pallosissime didascalie. Quei fumetti in cui ogni due pagine ci doveva essere un personaggio che faceva il riassunto di tutto quello che era successo.
Uomo Ragno: Avvoltoio, smettila di derubare quella banca. Stai commettendo un crimine.
Avvoltoio: Maledetto arrampicamuri!!! Ho commesso questo crimine per poter vendicarmi di quello che mi hai fatto due giorni fa.
Uomo Ragno: Intendi dire quando io e l’Uomo Torcia abbiamo scoperto che tu e Goblin stavate tramando per uccidere Capitan America, ma per fortuna siamo arrivati in tempo e vi abbiamo sconfitto usando l’arma segreta che ci ha dato Iron Man?
Avvoltoio: Sì.
Per me Jack Kirby rientrava in questo filone. Era un autore di storie classiche che io leggevo col solo scopo di completare la mia collezione, ma non perché mi piacessero.
Kirby aveva anche il grosso difetto di non disegnare “bene”.
(Calmi tutti, ho messo -bene- tra virgolette, adesso mi spiego meglio)
Degli autori “classici” del fumetto americano a me piacevano Gil Kane, John Romita, John Buscema, quelli delle belle anatomie, del tratto pulito.
Kirby mi sembrava troppo grezzo e impreciso. Avevo letto che aveva creato gran parte dei miei personaggi preferiti e gliene ero grato, ma quelle mani bitorzolute e quelle anatomie sbagliate non facevano proprio per me.
[edit – 1/12/2017 – il mio amico Ferdinando Silvestri mi ha fatto notare che le antomie di Kiirby sono “Ipertrofiche sì, ma non direi sbagliate. C’è una deformazione delle proporzioni che vira quasi sul grottesco, però non ci sono “licenze” o “invenzioni” alla Rob Liefeld.” Ad esempio, commentando l’immagine di copertina di questo post: “Spalla montata bene e gomito di cui si intuisce la posizione. Lo giudico forse un po’ corto (e di conseguenza valuto che la ragazza non è molto alta), ma qui ritorna la questione delle proporzioni: Kirby non disegnava supereroi canonici (cioè con la testa che entra otto o nove volte nell’altezza del corpo)”]
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