(Conservo alcuni vecchi quaderni di quando andavo al Liceo. Su questi quaderni la sera scrivevo racconti e altre robe. Molto di quel materiale è molto più che imbarazzante.)
Loro dicono che sono pazzo.
Loro non sanno.
Dicono che sono isterico e pericoloso.
Non sanno.
Dico loro cosa so.
Non ascoltano, sono pazzo, dicono.
Vivono all’oscuro dell’universo. Vivono senza sapere. Vivono senza vivere.
Non sanno come imparare.
Imparare a vedere, a capire, a conoscere. Imparare, come ho fatto io. Come ho fatto io quando aprii gli occhi.
E vidi.
Vidi nell’ombra dell’universo l’esistenza. Osservai colui che gestiva, nostro padre e nostra madre. Lo fissai a lungo.
E vidi sul suo volto la mia faccia che appariva.