Un fumetto di Jim Henson

Ogni anno a San Diego, in California, si celebra il principale festival del fumetto d’America al termine del quale vengono assegnati quelli che possono essere considerati gli Oscar internazionali del fumetto, gli Eisner Award.

Nel 2012 c’è stata un’opera che ha vinto ben tre premi, un fumetto disegnato e prodotto quell’anno ma basato su una sceneggiatura scritta negli anni ’60 per essere trasformata in film. Un’opera che allora non uscì perché colui che doveva occuparsi di farne un film venne distratto da pupazzi e marionette.

Oggi vi racconto la storia di questo fumetto, di come Jim Henson fu candidato ai premi Oscar per un cortometraggio senza senso, di come divenne famoso grazie ad una rana e vinse tre Eisner Award 12 anni dopo la sua morte.

Jim Henson, nato nello stato del Mississipi nel 1936, era un genio dai mille talenti, un appassionato di arti grafiche che aveva iniziato a lavorare presso una televisione locale già durante gli anni delle scuole superiori. In questo periodo venne a contatto col mondo dell’animazione e con i burattini usati durante i video pubblicitari. Dopo il diploma si iscrisse ad un corso di Home Economics, un corso di laurea nato in America nell’Ottocento per istruire le giovani figlie della ricca borghesia ed introdurle alla complessa arte della gestione domestica, un percorso di studi non proprio da artista, ma che ad Henson serve per affinare le sue capacità manuali e gli permetterà di creare pupazzi e burattini che faranno la storia.

Passa i successivi venti anni a lavorare per lo più per la pubblicità. Le sue animazioni diventano famose e ricercate. Dai canali locali passa ai grandi network americani, diventa un volto noto invitato a partecipare a talk show e a speciali televisivi. La PBS (il network pubblico americano) lo chiama a supervisionare un progetto per la creazione di uno show educativo per bambini; nasce così Sesame Street, un successo di pubblico e critica che resiste ancora oggi con personaggi celeberrimi tra i bambini in età prescolare come il rosso pupazzo Elmo o il giallo Big Bird (proprio nel 2012 Big Bird venne citato da Romney nel primo dibattito presidenziale contro Obama).

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“I like PBS. I love Big Bird. I actually like you, too. But I’m not gonna keep on spending money on things to borrow money from China to pay for it.”

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