Tra il 2011 e il 2012 si tennero a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, alcune Lezioni di Fumetto. Ogni lezione era dedicata ad un artista che veniva intervistato. A quel tempo venivano pubblicati quasi tutti gli audio degli incontri che si tenevano nell’auditorium. Ricordo ancora le bellissime lezioni di musica classica o gli audio dei festival di filosofia. Oggi quei podcast non ci sono più sul sito dell’Auditorium.
Qua sotto c’è l’articolo che scrissi per il Vaglio quando ascoltai la lezione tenuta da Gipi.
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Questa settimana sono finalmente riuscito a trovare le registrazioni delle Lezioni di Fumetto che si stanno tenendo a Roma presso l’Auditorium della Musica. Le Lezioni sono iniziate l’anno scorso, ogni mese viene invitato un autore e per un oretta gli viene chiesto di raccontare la sua esperienza nell’industria del fumetto. Da qualche settimana le registrazioni delle lezioni possono essere scaricate qui. [Il link non funziona più]
Tra le lezioni che ho ascoltato c’è quelle tenuta da Gianni Pacinotti in arte Gipi. Ed è stata un esperienza toccante, emotivamente fortissima. Anche se non siete degli appassionati di fumetto, fatevi un favore e ascoltate Gipi che si racconta.
Gianni Pacinotti è nato a Pisa nel 1963. Nella sua vita è stato art director di un importante studio pubblicitario; è stato pazzo per 5 mesi; ha tentato il suicidio per amore tagliandosi le vene di un polso; è stato un autore satirico per Cuore; è stato un disegnatore di fumetti; è perfino stato in galera per possesso e coltivazione di Marijuana. Gipi oggi ha smesso di essere un fumettista e ha deciso di essere solo un regista, il suo primo film si intitola L’Ultimo Terrestre ed è stato presentato in concorso all’ultima mostra di Venezia.
L’ultimo fumetto scritto e disegnato da Gipi si intitola LMVDM, la mia vita disegnata male. È un libro difficile da raccontare, ci sono alcune scene in cui l’autore racconta il suo rapporto con i molti dottori che lo hanno in cura, scene che ricordano alcuni momenti di Caro Diario di Nanni Moretti. Ma ci sono anche pagine e pagine di storie di pirati, ci sono i racconti delle avventure con gli amici e ci sono i mostri veri dell’infanzia.
È un libro molto disegnato e molto scritto. Il tratto è secco e a volte apparentemente sgraziato. Le linee sembrano graffi tracciati in fretta con la biro. Le parti dei pirati sono invece dipinte ad acquerello, un contrasto che rende ancora più dura la parte del libro disegnata in bianco e nero in cui l’autore racconta la sua vita.
Nella lezione di Roma Gipi racconta che adesso che è una “personcina grande” ha capito che la sua passione per il raccontare storie a fumetti era guidata solamente dalla sua ricerca d’amore. Gipi dice che lui voleva essere amato e spiega che secondo lui esistono due tipi di amore. Esiste l’amore dei genitori che amano un bambino perché fa le cose giuste e poi c’è l’amore più difficile. Il primo tipo di amore è il più facile, perché è facile amare un bambino che è bravo a scuola o che si comporta bene. Lui ha passato tutta la vita a cercare questo amore, l’amore per chi fa le cose per bene. Perciò ci metteva tanta cura a raccontare le sue storie. Gianni dice di essere stato tanto disperato da ricercare l’amore dei suoi lettori, persone che non conosceva e che non avrebbe mai incontrato, degli sconosciuti.

la mia vita disegnata male
Il libro ha un notevole successo in Italia e all’estero. Gipi viene anche chiamato ad illustrare la sigla delle trasmissione televisiva ”Le Invasioni Barbariche” di Irene Bignardi.
Bignardi lo invita anche a partecipare alla trasmissione. Lui ci va e parla del suo libro e della sua vita. È un narratore bravissimo ed è bravo con le parole anche quando lo intervistano. La sua intervista piace, ci sono 9 milioni di persone a lui sconosciute a cui sta parlando.
Gipi racconta che quando torna in albergo dopo la trasmissione trova 500 mail di donne che lo vogliono conoscere. Nei giorni successivi ne arriveranno altre, inizieranno ad arrivare poi anche mail di uomini che hanno problemi di salute simile ai suoi e che vogliono dei consigli.
Le vendite del libro schizzano, vanno esaurite in brevissimo tempo tre ristampe.
Gipi adesso è finalmente amato da tanti. Ma il vuoto che sente dentro c’è ancora. Adesso sa che quello che gli arriva è l’amore semplice, quello sbagliato, l’amore che non cura le sue ferite.
Passa i successivi 6 mesi chiuso in casa, decide di lasciarsi andare, pensa di nuovo al suicidio. Poi un giorno si ritrova di fronte alla porta di un reparto psichiatrico; entra e chiede aiuto.
E poi arriva il cinema a salvarlo definitivamente. Il suo film, dice lui, non l’ha visto praticamente nessuno, ma va bene così. Si è divertito a girarlo, ha incontrato delle belle persone mentre lo girava. Adesso non si fa più chiamare Gipi, usa il suo nome vero e con quello a breve firmerà la sua seconda regia.
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Dopo aver girato un altro film, Gipi è ritornato a fare fumetti, ha pubblicato Unastoria e La terra dei figli. Se siete curiosi di sapere cosa pensa oggi Gianni Pacinotti, io vi consiglio di leggere questa bella intervista su Lo Spazio Bianco.
Per chi vuole approfondire:
LMVDM – La mia vita disegnata male
Editore: Coconino Press (29 ottobre 2015)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8876182799
ISBN-13: 978-8876182792