(questo pezzo è stato pubblicato nel 2012 sul sito dell’associazione BN.Comix)
Warren Ellis è uno scrittore inglese e negli ultimo vent’anni è stato tra i principali autori del rinnovamento del genere supereroistico.
Tra le sue opere vale la pena ricordare: Doom 2099, Transmetropolitan, Planetary, Authority. Nel 2010 da una sua storia è stato tratto il film Red con Bruce Willis.
Ellis è molto attivo in rete, gestisce un forum e un sito molto interessante ed ha un account twitter davvero “particolare”:
Good morning and happy Goth Xmas, sinners
— Warren Ellis (@warrenellis) Ottobre 31, 2012
La settimana scorsa Ellis ha rilasciato un intervista a The Verge in cui, tra le altre cose, parla di quanto sia difficile oggi scrivere storie ambientate nel futuro.
Futurism’s gotten harder to write, because the future arrives so quickly — even a few years ago, I was having to rewrite comics on the fly because the future had caught up to their speculation before the damn book had been drawn.
[Il furuismo è diventato difficile da scrivere, perché il futuro arriva troppo velocemente – qualche anno fa, sono stato costretto a riscrivere dei fumetti a volo perché il futuro aveva raggiunto le congetture su cui mi ero basato prima ancora che il dannato albo fosse stato disegnato.]

il futuro è in beta-testing
Le osservazioni di Ellis ricordano molto le posizione di William Gibson, scrittore di Fantascienza e fondatore del movimento cyberpunk.
Without a sense of how weird the present is — how potentially weird the present is — it became impossible for me to judge how much weirder I should try to make an imagined future.
[Senza capire quanto è strano il presente – quanto potenzialmente è strano il presente – diventa impossibile per me capire quanto ancora più strano dovrei costruire un futuro immaginario]
Per portare avanti questa sua ricerca del futuro all’interno del presente, Gibson ha ambientato i romanzi del Ciclo di Bigend negli stessi anni in cui sono stati pubblicati.

eleganza moderna
Un altro modo di affrontare questo mescolanza del futuro nel presente è quello seguito dal movimento del New Aestetich. Lo stesso Ellis, nell’intervista a The Verge, descrive così questo movimento:
The New Aesthetic is an act of noticing, as much as anything: we are already in a machine-vision world, we are already in a world where the digital is erupting into the physical, and we just didn’t really notice it, in the entire breadth of its creeping wave, until now.
[Il New Aesthetic è un atto di osservazione, né più né meno: viviamo già in un mondo frutto di una visione artiificiale, ci troviamo già in un mondo dove il digitale sta eruttando nel fisico, semplicemente non abbiamo percepito tutta l’ampiezza della sua onda strisciante, fino ad ora]
Per adesso il movimento della New Aesthetic sta quindi cercando di leggere il mondo che ci circonda con occhi diversi. Non si è ancora passati ad una fase di analisi del fenomeno, per adesso i “nuovi esteti” sono solo dei cacciatori di immagini, video e notizie, che apparentemente slegate tra loro, nascondono un pezzo di futuro nel presente (date un occhio ad esempio a questo tumblr).

immagine generata applicando un filtro di photoshop ad un fumetto
Ad oggi sono pochi gli autori di fumetti che stanno affrontando queste tematiche. Ellis stesso negli ultimi anni si dedica molto di più alla scrittura di romanzi che ai cari vecchi comics. Però se aprite bene gli occhi e iniziate a leggere con gli occhi dei nuovi esteti, vi accorgerete che il futuro è già qui.
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