Shortbox è un servizio creato e gestito da Comics & Cola di Zainab Akhtar. Ogni 3/6 mesi Zainab Akhtar mette in vendita sul suo sito uno Shortbox, una scatola piena di fumetti e altre sorprese. Gli albi contenuti nella scatola sono opera di alcuni tra i fumettisti più interessanti della scena indie internazionale.
L’ultimo box è arrivato a casa questa settimana e tra i fumetti c’era Daughters di Bianca Bagnarelli.
Di Bagnarelli qualche anno fa avevo già recensito su Lo Spazio Bianco il suo primo albo da “solista”. In quel pezzo dicevo che:
Bianca Bagnarelli è uno dei talenti più promettenti che il fumetto italiano abbia prodotto negli ultimi anni. Nel 2010 insieme a Lorenzo Ghetti, Mauro Nanfitò, Ugo Schiesaro e Andrea Settimo fonda la Delebile Edizioni, una piccola casa editrice che pubblica racconti brevi di autori italiani e internazionali. Le opere della Delebile si fanno subito notare per la loro originalità e per il respiro internazionale delle sue raccolte, insomma aria fresca che da tempo non si respirava in Italia.
Bianca Bagnarelli negli anni ha pubblicato per le principali riviste internazionali di fumetti: Kuš!, Ampel Magazine e infine, quest’anno [era il 2014], sul numero 8 di Nobrow con una storia dal titolo Say hi for me.
Io adoro i fumetti di Bianca Bagnarelli e finalmente, dopo qualche anno di silenzio, questa talentuosa autrice pubblicherà ben tre fumetti nel giro di pochi mesi: Daughters per Shortbox, Lupi e David per Delebile.
Daughters è un albo spillato di 28 pagine a colori. La storia è in puro stile Bagnarelli, un piccolo racconto fatto di dettagli minimi e di personaggi ricchi di umanità.

personaggi umani
Questa volta, rispetto ai lavori precedenti, il colore sembra essere uno dei personaggi della storia. Anzi, diciamo meglio, non è il colore, è la luce del sole ad avere un ruolo importante nella storia.
La luce del sole che traspare dalle persiane, che attraversa le foglie di un albero e che arriva sui volti dei personaggi. La luce che cambia colore a seconda delle ore del giorno. La luce che chiude la storia.

la luce del sole
Nonostante sia una racconto breve, la storia è raccontata con un livello di dettaglio e complessità che mi ha spinto ad una seconda lettura dopo aver finito l’albo. Un secondo giro per poter capire meglio.
E anche questa volta…
Una cosa che mi capita spesso con le storie brevi di Bianca Bagnarelli è terminare la lettura, chiudere l’albo, e restare con un profondo senso di commozione.
Merito anche di quel finale così etereo…
Un buon finale è merce rara, solo i grandi autori riescono a mantenere le premesse e le promesse di un racconto, e sono davvero in pochi quelli che riescono a rendere unico una storia breve grazie ad un finale poetico e commovente.

tutto molto bello
Adesso non mi resta che aspettare l’arrivo di Lupi e poi di David, ma sarà un’attesa più breve del solito.
p.s. questo post è pubblicato durante i miei 30 giorni di #NoSocial30. Il post è stato pubblicato in automatico anche sui miei canali social, ma se vuoi lasciarmi un commento devi farlo qua sul mio blog.
È interessante! La terapia NoSocial ti sta facendo bene.
Grazie! La dieta NoSocial mi aiuta ad aver più tempo per leggere e scrivere.