Dopo l’esperimento dell’anno scorso, ho deciso di fare la lista dei fumetti che ho letto nel 2016 e che più mi sono piaciuti. Copio e incollo dal post dell’anno scorso:
(Mi ero sempre riproposto di non pubblicare recensioni su questo blog, un po’ perché ormai tutti fanno recensioni, un po’ perché questo doveva essere un posto dove scrivere e non dove recensire – sono due forme ben diverse di culto del proprio ego. Però mi sono anche un po’ stancato di lasciare queste cose su Facebook, poi restano chiuse là e non le trovo più.)
L’urlo del popolo di Jacques Tardi e Jean Vautrin: scrivevo in un altro post che ho scoperto gli autori francesi in tarda età. Questo l’ho comprato perché ne avevo letto su Fumettologica. Sono due volumi ed è un adattamento di un romanzo di Vautrin. La storia è ambientata ai tempi della Comune di Parigi. Davvero bello.
Habitat di Roy Simon: ho scoperto Simon leggendo le nuove storie di Prophet (qui c’è una recensione che scrissi su Lo Spazio Bianco). Habitat è una storia di fantascienza che è stata serializzata su Island Magazine della Image. Roba a metà strada tra Enki Bilal, Jodorowsky e Moebius.
Sunny di Taiyo Matsumoto: ho letto solo il primo volume di questo manga, ma è una bomba, bello ed elegante, narrato con calma e precisione, triste e melanconico, bello bello.
Miracleman di Alan Moore: è un fumetto seminale, finalmente disponibile dopo anni di problemi di licenze che ne avevano bloccato la pubblicazione. I volumi sono belli, forse un po’ troppo spazio dedicato agli extra, ma non fa niente, gli si perdona tutto.
Elegia in rosso di Seiichi Hayashi: sarò sincero con voi, questo fumetto l’ho comprato per errore, era finito nel carrello invece che nella lista dei desideri e quando me ne sono accorto era già stato spedito. Ma che bello che è! Si tratta di uno dei primi volumi della serie che Coconino ha dedicato al movimento Gekiga. Stiamo parlando di fumetti usciti in Giappone tra gli anni ’60 e ’70, ma di una modernità che lascia senza fiato. Questo Elegia in rosso è poetico e raffinatissimo.
DC: The new frontier di Darwyn Cooke: questo 2016 si è portato via un fantastilione di artisti, attori e gente famosa. Tra questi c’è stato anche Darwyn Cooke, l’autore canadese scomparso prematuramente a causa di una malattia. The new frontier è una miniserie che ripercorre la storia dell’universo DC e lo fa mescolando gusto rétro e sense of wonder. Una delle più belle storie di supereroi che abbia letto negli ultimi anni.
La tecnica del perineo di Florent Ruppert e Jérôme Mulot: una storia apparentemente semplice con due persone che si cercano, un fumetto sul sesso e sul rapporto tra l’oggetto e il soggetto di una passione. Un discorso complesso messo in scena con semplicità e potenza.
Cardo / Decumano vol 1 e 2 di Andrea Settimo: è una storia a puntate ambientata in una periferia triste e violenta. A me ha ricordato molto Non essere cattivo di Caligari. L’edizione è curatissima (è pur sempre un prodotto Delebile).
Haunter di Sam Alden: già l’anno scorso avevo messo in lista una storia di Alden. Un autore interessantissimo, quest’anno ho “letto” questa storia che non ha nemmeno una parola scritta, pura tecnica ed azione.
La casa di Paco Roca: forse il fumetto più bello che ho letto quest’anno.
Il rapporto di Brodeck di Manu Larcenet: o forse è questo il fumetto più bello di quest’anno. Non lo so, non chiedetemi di scegliere.
Quest’anno mi sono anche abbonato a tre servizi che vi consiglio vivamente:
Just Indie Comics Buyers Club è un abbonamento curato da Gabriele Di Fazio di Just Indie Comics. Per 40 euro all’anno riceverete un fumetto ogni tre mesi scelto da Di Fazio all’interno del catalogo dello shop di Just Indie Comics. Per 70 euro i fumetti diventano due a trimestre.
Minicomic of the Month: per meno di 30 dollari all’anno vi potete iscrivere a questo club australiano. Ogni mese vi arriverà una lettera contenente un minicomic.
Shortbox: Zainab Akhtar è l’autrice di Comics & Cola e quest’anno ha lanciato un servizio chiamato Shortbox. Ogni tre o quattro mesi è possibile ordinare un box contenente fumetti e altri gadget selezionati da Akhtar stessa. Per dire, il prossimo box conterrà una storia inedita di Bianca Bagnarelli. Roba bella.
(l’immagine in copertina è di Bianca Bagnarelli)
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