Hallelujah di Leonard Cohen è come un quadro di Cézanne

Ho già raccontato le storie dei primi tre episodi di Revisionist History, il podcast di Malcolm Gladwell. Gli episodi dal quattro al sei sono un po’ complessi e forse troppo legati alla cultura e alla politica americana, perciò ho deciso di saltare direttamente al settimo e di raccontarvi la nascita di Hallelujah di Leonard Cohen.

La storia di questo episodio serve a Gladwell per spiegare un ipotesi interessante sul tema della genialità e dello spirito creativo.

L’economista David W. Galenson nel suo libro Old Masters and Young Geniuses – The Two Life Cycles of Artistic Creativity ipotizza l’esistenza di due tipi diversi di geni creativi.

Da una parte ci sono le persone che iniziano a produrre opere artistiche fin da molto giovani, sono quelli che hanno un’idea in mente e con precisione e sicurezza la mettono subito in atto. Sono gli artisti che articolano un’idea, pianificano e agiscono con efficacia. Galenson li definisce gli “innovatori concettuali”. Picasso ad esempio era un innovatore concettuale.

Pablo Picasso è stato uno degli artisti più influenti di tutto il secolo scorso. A vent’anni Picasso aveva ben chiaro in mente una sua idea di arte e di espressività. Mise in atto subito queste sue idee, era sicuro di quello che voleva e non aveva dubbi.  Continua a leggere

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