Sandman e buon cibo

Con un po’ di ritardo ecco il post in cui raccolgo un po’ di materiale che ho usato per preparare l’ultimo serata organizzata dall’associazione BN.Comix – Per i fumetti nel Sannio.

Copio e incollo dal comunicato che abbiamo fatto circolare prima dell’evento:

Il personaggio di Gaiman è una delle vette raggiunte dal fumetto occidentale del secolo scorso. Sandman è un’opera che mescola cultura popolare e alta letteratura, e per questo è il perfetto punto di ingresso per chi non ha mai letto fumetti.
Le storie che verranno raccontate domenica 18 al Wapo Bar uniscono magia e storia, mettendo insieme Shakespeare, la mitologia greca, l’Inghilterra del ’400 e la Baghdad delle Mille e una notte. Antonio Furno, socio fondatore di BN.ComiX, guiderà il racconto usando i meravigliosi disegni tratti da Sandman e opera di maestri del fumetto del calibro di Charles Vess, Michael Zulli, P. Craig Russell.

Questa volta siamo riusciti a coinvolgere anche un vecchio amico, Antonio – GourMan – Medici.

Antonio Medici, in arte Gour Man, anche lui appassionato di Sandman, insieme allo staff del Wapo Bar, ha preparato il giusto accompagnamento culinario che renderà ancora più memorabile la serata. Medici spiega così il tema della serata: «Gustosi bocconcini tracceranno un percorso di sapori e sensazioni studiate per assecondare docilmente l’immersione nella dimensione fascinosa e colorata del sogno e delle storie di Sandman. Come nei sogni regnerà nel piatto confusione e semplicità».

Il manifesto della serata è opera di Marco Giammetti da un disegno di Ferdinando Silvestri.

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Il manifesto della serata

Antonio M. si è occupato di inventarsi un percorso gastronomico che accompagnasse le persone nel mondo del sogno e dell’inganno.

Anche questa volta, come già abbiamo fatto per V for Vendetta, abbiamo registrato un video della serata (i mezzi sono quelli che sono…). YouTube ha fatto i capricci e non mi fatto caricare un video di più di un’ora, ho perciò dovuto dividerlo in due parti.

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il piatto da sogno

Qui c’è la prima parte, i primi 10 minuti sono dedicati a Gaiman e Sandman, il resto del video è il racconto di due racconti tratti dalla serie regolare: Men of good fortune e Ramadan.

La seconda parte inizia con Antonio Medici che spiega il piatto che ha preparato col supporto del Wapo Bar e della gelateria C’era una volta. la serata si chiude leggendo A Midsummer Night’s Dream.

***

Questi sono invece gli appunti che avevo preso prima della serata (e che avevo dimenticato).

Dalla pagina di Wikipedia in Inglese su Neil Gaiman:

When waiting for a train at London’s Victoria Station in 1984, Gaiman noticed a copy of Swamp Thing written by Alan Moore, and carefully read it. Moore’s fresh and vigorous approach to comics had such an impact on Gaiman that he would later write “that was the final straw, what was left of my resistance crumbled. I proceeded to make regular and frequent visits to London’s Forbidden Planet shop to buy comics”

In 1984, he wrote his first book, a biography of the band Duran Duran

Gli appunti che avevo scritto sulla carriera di Gaiman:

  • Inizia a scrivere fumetti con Miracleman dopo Moore
  • Viene notato dalla DC Comics e nel 1987 Black Orchid. Nel 1989 Sandman
  • Tra i libri Coraline, American Gods, i figli di anansi, Stardust
  • Sandman, 75 numeri e uno speciale

Dalla pagina Wikipedia dedicata agli Eterni (non quelli di Kirby questa volta)

Gli Eterni (Endless) sono un gruppo di esseri composto da Destino, Sogno, Morte, Distruzione, Disperazione, Desiderio e Delirio, che impersonano forze potenti o aspetti dell’universo

Gli Eterni sono antichi quanto i concetti che rappresentano. Fu detto che gli Eterni sono più antichi delle fate, degli dei, e degli esseri super naturali.

Morte affermò che fu lì quando il primo essere vivente si mosse, e a Destino fu detto che Sogno diede alla stessa Terra il sogno di fondo al fine di essere abile di supportare la vita. Sogno, secondo Abele, fu creato poco dopo Morte, come gli esseri viventi furono creati prima che potessero sognare.

In rete si trovano molte interviste o seminari di Gaiman, io ho riascoltato questa ho riascoltato questa per prepararmi:

“‘Once upon a time,’ Gaiman said, “is code for ‘I’m lying to you.’ We experience stories as lies and truth at the same time. We learn to empathize with real people via made-up people. The most important thing that fiction does is it lets us look out through other eyes, and that teaches us empathy—that behind every pair of eyes is somebody like us.“

Per approfondire le storie di cui abbiamo parlato ho anche ascoltato il podcast The Dreaming. Si tratta di un podcast di rilettura di Sandman, ogni puntata dura un’ora ed è dedicata ad un singolo numero della saga.

Un altro articolo interessante si intitola A Literary Analysis of Neil Gaiman’s THE SANDMAN.

Questo invece analizza una singola pagina di Sandman: 100 Great Pages: Neil Gaiman & Charles Vess’s Sandman #19, “A Midsummer Night’s Dream”, p. 13

Questo video è molto bello e racconta il legame tra Gaiman e Shakespeare

Paolo Interdonato un po’ di tempo fa ha fatto un post dedicato ad Amanda Palmer con una selezione di video:

Ecco. Tutte le volte che vedo Amanda Palmer, io penso “CORPO”. Perché quello è: sensualità mista a movimenti normali, a volte sgraziati, voglia di mutamento e mimesi, peli, imperfezioni, lividi e sopracciglia disegnate con grande bravura, intelligenza e sciocchezza, ego smisurato, vezzi e fragilità, idee a pioggia e furbizia meschina, scopiazzature e originalità, pulsioni ed errori, esibizione di professionalità ed emotività nuda, qualche schifezza, un po’ di bassezze per solleticare il pubblico e robe coltissime fatte solo per te che sei nascosto in ultima fila e che sei l’unico che può capire, …

Insomma, bellezza vera.

Infine ho riletto alcune dei pezzi usciti nello speciale che Lo Spazio Bianco aveva preparato nel 2014. Lo speciale si trova qui, io partecipai con un mio pezzo qui:

La prima volta che ho letto il di avevo meno di vent’anni. Dovevo passare una notte a casa di mio nonno, era da poco diventato vedovo e noi nLa prima volta che ho letto Sandman cercavo Alan Mooreipoti a turno dormivamo a casa sua per fargli compagnia.
Prima di andare da lui mi fermai all’edicola che si trovava sotto al vecchio palazzo che per quaranta anni era stato casa dei miei nonni. Ero già stato lì diverse volte e avevo comprato ormai comprato tutto quello che di solito leggevo: l’ultimo Dylan Dog, tutti gli albi Marvel della Star Comics e perfino qualcuno della Play Press. Da sotto una pila di fumetti spuntava un albo dal titolo Swamp Thing. Non avevo mai letto nulla del personaggio, ma avevo sentito che ne aveva fatto cose spettacolari, addirittura qualcuno diceva che da quelle storie era nata una rivoluzione del fumetto americano.
Quando dopo qualche ora, sdraiato sul vecchio materasso della piccola cameretta che fu un tempo di mia madre e di mia zia, studiai meglio l’albo, lessi che l’editore era , che io conoscevo per la rivista L’Eternauta che mio padre portava a casa ogni mese. Con mia somma delusione scoprii che non era un albo monografico, ma una raccolta, anzi era una rivista che si chiamava Presents e presentava solo una storia di Swamp Thing. C’era un po’ di tutto là dentro, supereroi e mostri, e poi c’era la storia di un uomo vestito di nero che si chiamava . Da quella sera in poi ogni mese passai in quell’edicola per comprare il nuovo numero di Presents.

[continua qui]

p.s. questo post è pubblicato durante i miei 30 giorni di #NoSocial30. Il post è stato pubblicato in automatico anche sui miei canali social, ma se vuoi lasciarmi un commento devi farlo qua sul mio blog.

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